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Il Re CenZore

se ne sentiva proprio la mancanza...

Homeland, il colpevole è...


Il titolo del post basti da monito a chi poi viene qua a lamentarsi bla bla bla. Se siete di quei maniaci che seguono le serie solo per vedere come va a finire, andate su Tvblog. Detto questo, il colpevole è LUI! No, non Nicholas Brody. Parlo della spia delle spie, quello che ha l'aspetto da rabbino e i modi da Harry Palmer. Saul Berenson si chiama il personaggio interpretato da Mandy Patinkin. Che dovete andare a vedere la foto per capire definitivamente chi è. E già questo è il primo indizio. Ma io c'ho le prove, altro che indizi! Proprio come tutti quelli che vorrebbero trasformare un avviso di garanzia in mandato di cattura e in condanna definitiva, con la stessa animosità e mancanza totale di raziocinio, io vi dico che il colpevole è lui. E non potrebbe essere altrimenti. Altro che il reduce tornato in America dopo essere stato disperso per otto anni in Afghanistan e dunque dichiarato morto, con la moglie (bellissima) che ha avuto la storia con il suo migliore amico, e vabbè che di luoghi comuni qui c'è il trionfo, il figlioletto semimuto e la ragazzina ribelle, la villetta con il prato e il garage. E non finiscono qui. Purtuttavia, la serie è buona, quasi ottima, se non fosse per un paio di puntate lattifere e assolutamente insopportabili. Ma pare sia malattia che affligge spesso le serie, quella di perdersi pur di allungare il brodo. Dalla soap opera alla soup opera (Aldo Grasso che assist che ti faccio!). E nemmeno l'ipocondria iperparanoica di Carrie Mathison, alias Claire Danes in forma formissima splendida splendidissima, bella bellissima stupenda e brava come poche altre che io ricordi. A questo proposito c'è una grande costante differenza tra gli attori veri, guarda caso quasi tutti americani, anche-anzi-forse soprattutto nelle serie, e i loro emuli italiucoli (di quelli parliamo chè quelli abbiamo). Gli americani, o comunque quelli bravi, guardateli in una serie, o in un film, e vedrete due persone diverse. Perchè, giustamente, interpretano quel personaggio e quindi vi si immedesimano modificando, anche grazie al trucco certo, perfino i tratti somatici. Guardate un film o una fiction italiane invece, e poi guardate le foto degli attorini nei rotocalchi o su internet. Le stesse facce precise identiche sputate. Quando si dice totem. Vabbè, chiusa l'escursione, torniamo a noi. Il colpevole è lui, Saul. Per un sacco di motivi. Innanzitutto, è presente fortemente nella serie fin dalla prima puntata, è uno dei protagonisti, ma si nota di meno. Come è giusto che sia per una spia. Sta lì, traffica nel buio, non si capisce bene con chi abbia a che fare, cosa dica o cosa pensi. E' sospettissimo. E' losco. Poi è quello che dice sì, poi subito dopo no, che guarda e tace, quello che minaccia ma non esegue. Insomma, inseritelo nella linea narrativa. Lui (Brody) che ritorna da eroe ma fa cose strane, prega perfino Allah. Lei (Carrie) che è paranoica e lo spia e nota dei particolari incongruenti. E in tutto questo Saul che assiste ma non opera, apparentemente. Però la lametta al prigioniero poi suicidatosi chi l'ha passata? Ovviamente tutti abbiamo pensato che fosse stato Brody, che però ha superato il test della macchina della verità, perfino mentendo spudoratamente sul non aver mai tradito la moglie, mentre la notte prima s'era fatto Carrie. E invece Saul va alla macchina della verità ma non termina il test, scappa via con una scusa promettendo di farla il giorno dopo. Ma poi non se ne sa nulla. Dunque se non fosse stato Brody, chi altri? Una talpa nella Cia, a questo punto della narrazione, sarebbe difficile prevederla, sarebbe un protagonista mai visto. Invece tutte le regole del giallo storico fanno pensare che il colpevole debba essere quello di cui non si può dubitare. E per questo io dubito di Saul. Anzi, che dubito, lo imputo! E dunque è automaticamente colpevole. Ancora, il caso della escort uccisa dall'emiro, o chi per lui. Saul sapeva tutto ma non ha operato. Allora sto Saul che fa? Che lavoro fa? Lo spione, sì. Guarda, ascolta, sente, ma poi all'atto pratico? Nulla, tranne avere una moglie/donna/convivente mediorientale che vuole tornare appunto in medioriente e lui vorrebbe seguirla. Tanto da chiedere di essere trasferito. Altra prova evidentissima. E, infine, la prova finale, quella inconfutabile. Che mi è saltata all'occhio non durante un episodio, ma durante il promo che ho visto ieri in tv. Lei (Carrie) gli dice che è sicura di qualcosa a tal punto da essere disposta a giocarsi il suo 'Monk's Mood' autografato da Thelonious. Lui (Saul) le risponde 'preferisco Coltrane, è meno complicato'. Ma allora è fatta! Come si fa a dire che John Coltrane è meno complicato di Monk? Ora non è che dobbiamo lanciarci in spericolate analisi del linguaggio musicale improvvisato di due geni del 900, ma le differenze sono evidenti. L'argomento è materia di discussione, e qualsiasi addetto ai lavori risponderà che ognuno ha le sue particolarità, che entrambi sono stati precursori e bla bla bla. Ma andiamo! Uno come fa a tranciare con una frase secca quell'argomento? Impossibile, deve esserci qualcosa sotto, deve a tutti i costi! E sarebbe anche un bel colpo di scena. Uno sta attento per dodici episodi a quello che fanno Brody e Carrie e lui (Saul) lo nota a malapena. E invece alla fine si scopre che il colpevole era lui! Quello che trama alle spalle di tutti, che persegue il male, che porterà inevitabilmente alla distruzione e all'autodistruzione. Una specie di cavaliere dell'apocalisse mascherato da rabbino. Come dite? Elucubrazioni? Follie? Fantasie da nullafacente? Siete solo invidiosi. Vada come vada, il mio finale è migliore del vostro.
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