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Il Re CenZore

se ne sentiva proprio la mancanza...

CHLOE (manuale per mogli gelose)

Sei una bella donna, anche se ormai l'età comincia a farsi sentire, e non hai più fiducia nel tuo fascino e la tua personalità ne risente? Corri a guardare Chloe: tutto quello che una donna gelosa non deve fare.
Tralasciamo la sequenza iniziale, da studenti sfigati di cinema erotico sfigato. La storia è quella di Julianne Moore, a cui perdono tutto perchè la amo, che è sposata con Liam Neeson, a cui perdono tutto perchè interpreterà Hannibal Smith nel film sull'A-team in uscita in primavera, e che si annuncia come film più cafone del decennio, quindi imperdibile. Ma ritornando al nostro Chloe, scopriamo subito che il personaggio che dà il titolo al film è una bellissima fichetta bionda. Punto. Cioè, è sufficiente essere una bellissima fichetta bionda (tra l'altro nana), per fare la protagonista di un film con Liam Neeson e Julianne Moore? La risposta è scontata, e non c'è manco da spiegarne il perchè. Fatto sta che Julianne Moore fa tutte le cazzate che può fare una donna gelosa che sospetta il tradimento del marito. Ma proprio tutte. Quindi, o donne gelose e insicure, se guardate sto film non fate niente di quello che fa Julianne Moore tranne farvi riprendere sotto la doccia o finire a letto con una bellissima fichetta bionda, ovviamente facendovi riprendere. Ma poi basta.
Sto poveretto di Liam Neeson è uno che fa un po' il piacione ma poi, infine, non l'ha mai tradita, e ne avrebbe avute di occasioni. Ecco perchè il film pecca. Perchè fa fare cose assurdamente assurde alla protagonista e cose normalmente normali al protagonista. Senza contare la follia di Chloe, che però non traspare dai magnifici occhioni inespressivi dell'interprete.
Nota di demerito per il figlio della coppia: un liceale promesso a un futuro da musicista classico, non troppo desiderato, al quale succede che:
1 - ha una fidanzatina con cui scopa e che lo lascia poco dopo
2 - non si sa come finisce a scopare anche con la bellissima fichetta bionda, la quale poco dopo muore!
Cioè, se non diventa un serial killer il nostro non scopa mai più.
Il poro Liam, alla fine, ha un personaggio così normale da risultare perfino noioso.
Il regista, un tale Atom Egoyan, vorrei incontrarlo per strada e mettergli lo sgambetto. Gli hanno dato un cast fichissimo e ha fatto veramente un film scemo. Nelle scene che nelle intenzioni dovevano essere le più dramamtiche la gente in sala rideva. Alla fine la fichetta bionda muore in un centesimo di secondo. Almeno fammi un effetto su sta morte, un movimento di macchina, un rallenty, qualcosa... Macchè!
Resto sconcertato alla fine scoprendo che il produttore è Ivan Reitman. Ah, i bei tempi di Ghostbusters...
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