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Il Re CenZore

se ne sentiva proprio la mancanza...

AVATAR

Avatar, il film che nessuno può perdere, se non ha mai visto prima Star Trek, Alien, Starship Troopers, Patton generale d'acciaio, Un Uomo Chiamato Cavallo, Gli Uccelli, La Doppia Vita Di Veronica, Custer Eroe del West, Agente Serpico, Tarzan l'uomo scimmia, Mary Poppins, L'Impero Colpisce Ancora, Apocalypse Now, Robocop, Terminator, La Disfida di Barletta e i Puffi. Solo per dirne alcuni.

Il film inizia con la nave stellare Enterprise che si sta avvicinando a chissà quale pianeta di quale lontana costellazione. In cielo infatti c'è un pianetone immenso ma proprio grosso grosso e tutto intorno delle lune e sto pianetino che si chiama Pandora. Sull'astronave i viaggiatori sono ibernati in un sonno criogenico, ci hanno messo tipo 5 anni 7 mesi e 49 giorni per arrivare lì. Molto di più della durata della mia storia d'amore più lunga. La noia credo sia stata minore. La loro dico. Insomma i nostri eroi stanno arrivando su pandora e c'è quest'omino che sta sulla sedia a rotelle e mentre gli starship troopers sbarcano lui li guarda e soffre. Arrivati a terra, cioè a pandora, visto che stiamo su Pandora, siamo accolti dal Tenente Ripley, che ha la stessa mascellona e le stesse tette puntute di sempre, ma ora è un po' più avanti con gli anni ed è diventata scienziata. All'inizio non ne vuole sapere del nostro povero ex soldato sulla sedia a rotelle, ma poi il Generale Patton lo vuole imporre per forza al progetto perchè così finalmente può mandarci un soldato tra i puffi giganti e non i soliti cervelloni senza palle. Così, con uno strano macchinario Jack viene trasferito nel corpo di Richard Harris, un Lord inglese che viene catapultato tra gli indiani, che non so per quale ragione sono azzurri e altissimi (saranno mica berlusconiani?) e da questi adottato come mascotte. Nel suo primo incontro con la razza aliena, Richard Harris incontra una indigena che lo salva dall'attacco dei lupi alieni, e già si capisce che tra i due c'è dell'arrapamento. Il protagonista vive dunque tre mesi di doppia vita: Agente Serpico infiltrato tra i terroristi e Richard Harris tra gli indiani in cerca di una nuova vita. Nella veste di indiano, infatti, il nostro protagonista ha ripreso a scorazzare ma non solo: ha una specie di fibra ottica collegata ai capelli che gli permette di linkarsi con animali, uccelli, alberi, e tramite loro scaricare un sacco di film pirata da Emule.
Stranamente, però, non si becca mai un porno gay sotto il falso nome di Mary Poppins.
Com'è come non è, il General Patton diventa sempre più incazzato e gli viene la fissa che deve distruggere gli indiani tanto da ricordare sempre di più il generale Custer.
Solo che qui, invece della corsa all'oro o la costruzione della ferrovia, c'è una specie di minerale preziosissimo che costa 20 milioni al chilo. Di cosa non si sa. Cioè, fossero euro, ma spazziamoli via sti specie di indiani. Fossero invece Rupie, l'affare sarebbe un bidone, ma tant'è.
Insomma Richard Harris si innamora della figlia del capo e va a finire che trombano. Le modalità dell'atto sessuale non sono chiare: se avvengono tramite porta usb o con gli infrarossi. Peccato.
Per farla breve, il generale Patton decide che vuole arrivare all'albero delle anime - una sorta di enorme disco di backup con in memoria tutto il pianeta - prima del generale Montgomery, per non far brutta figura. Intanto Richard Harris ha superato l'ordalia e ora fa parte del popolo blu, e si prende la briga di difenderli, ma proprio come in Star Wars, Darth Vader ha un primo sopravvento e distrugge la casa albero degli indiani, i quali poverini ci rimangono male male, piangono e sono disperati.
Così la figlia del capo litiga con Richard Harris e dice che non vuole vederlo mai più. Facciamo un salto avanti che in questo pezzo mi sono addormentato e non ricordo bene. C'è Apocalypse Now, con tutti gli elicotteri schierati in formazione d'attacco e puntano verso l'albero delle anime. Ma non facevano prima a staccare la corrente? Vabbè. Gli indiani si organizzano, combattono, corrono, cavalcano, ma cosa volete che facciano arco e freccia contro le forze corazzate del generale Custer? Così pare che le sorti della battaglia siano scontate, ma all'improvviso Tarzan fa un urlo dei suoi e, OHUHOHUHOOOOOOOOOOOH, arrivano tutti gl animali della foresta e attaccano gli elicotteri.
Ne distruggono un bel po' e il Generale Patton sembra Tippi Hedren dentro la cabina telefonica a Bodega Bay mentre gli uccelli ci si schiantano sopra. Così, l'Uomo chiamato cavallo in groppa all'uccello più incazzoso di Pandora abbatte elicotteri uno dopo l'altro, fino a quando non arriva allo scontro finale con il Generale Patton, che si trasforma prima in Robocop e poi in Terminator. Il duello finale è stupendo, spadone contro mazza ferrata, sembra la Disfida di Barletta hi-tech, con Ettore Fieramosca che sta per venire trafitto dallo spadone di La Motte quando da chissà dove arriva una freccia dritta dritta al cuore di Terminator, che finalmente stira le zampe.
Alla fine Richard Harris decide di tramutarsi in puffo per sempre e rimane a vivere su una casa sull'albero di Pandora, luminosa, ascensorata e panoramicissima.
L'unica figa vera del film, la pilotessa di elicottero, purtroppo muore sparata da un missile...
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